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Anatomia umana: caratteristiche morfologiche
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- Creato: 20 Giugno 2016
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Le proporzioni e le caratteristiche strutturali del corpo umano sono costanti, ma possono variare da persona a persona, caratterizzandone l’aspetto in base allo sviluppo somatico di ogni individuo. Le differenze più significative si riscontrano in relazione al sesso, all’età, alla razza. Nella donna, ad esempio, il bacino è più largo rispetto alle spalle, determinando una maggiore inclinazone degli arti inferiori rispetto a quelli dell’uomo.
Le ossa sono mediamente più corte e le masse corporee più morbide per la presenza di tessuto adiposo in cosce, glutei e mammelle. Nell’uomo le masse muscolari sono più accentuate. Le più significative variazioni del corpo umano avvengono nel primo ventennio della vita. La testa di un neonato rappresenta circa un terzo dell’intero volume del corpo e le sue dimensioni corrispondono quasi alla metà della testa di un adulto, a dimostrare che la crescita del corpo nel corso degli anni non è costante in tutte le sue parti. Nella vecchiaia avvengono altre modifiche dovute all’avvizzimento dei tessuti e, nel cranio, risulta più sporgente la mandibola. Esistono, infine, differenze morfologiche legate alla razza di appartenenza: australoide, negroide, mongoloide ed europoide.
Relazioni tra le varie parti di un modello ideale maschile
- La misura complessiva deI corpo di un uomo adulto corrisponde a 7-7,5 volte la misura della testa; otto, nei canoni proporzionali classici. Il centro del corpo è il pube.
- L'ampiezza delle spalle è tre volte l'ampiezza della testa o due volte la lunghezza della testa.
- La distanza tra pube e testa e tra pube e piedi è pari a quattro teste.
- La distanza tra testa e base del petto è pari alla lunghezza di due teste, così come la distanza tra pube e base del petto.
- Dalla clavicola all'ombelico la distanza è pari alla lunghezza di due teste.
- La distanza tra gomito e punta delle dita della mano è pari a due teste.
- Tra spalla e gomito la distanza è pari a 1,5 la lunghezza della testa.
- La distanza tra il polso e la punta delle dita è pari alla lunghezza della testa.