Temi operativi
Il paesaggio naturale
- Dettagli
- Category: Temi operativi
- Creato: 20 Giugno 2016
- Hits: 4049
Paesaggio è tutto quanto ci scorre davanti agli occhi. Osservando un paesaggio percepiamo le forme e i colori di laghi, monti, pianure, ne intuiamo la struttura. Con l’intervento dell’uomo, il paesaggio ha un ordine visivo; filari d’alberi disposti a sentiero, l’aratura di un campo o la ripartizione delle diverse colture.
L’equilibrio delle forme
In un paesaggio collinare o montano le linee che delimitano i rilievi devono bilanciarsi, anche se in andamenti opposti; le varie zone, occupate da colture o da vegetazioni diverse, devono delimitare campi visivi equivalenti. Un paesaggio di pianura, più lineare e pacato, mostrerà un’equilibrata texture (colture diverse, strade con sequenza regolare di alberi, canali di irrigazione, un borgo o una fattoria isolata), delimitando con profili successivi i piani di profondità.
L’armonia dei colori
Un paesaggio presenta sempre delle tinte dominanti, che variano in base alle stagioni. Nei vari periodi dell’anno osserviamo una straordinaria quantità di toni e variazioni cromatiche (primavera/autunno), colori saturi e vistosi (estate) o freddi e spenti (inverno).
Il paesaggio nell’arte
Il paesaggio nacque come genere pittorico autonomo nel Cinquecento e si affermò nel secolo successivo. Nel Settecento, con i vedutisti veneti, la pittura di paesaggio riproduce in modo descrittivo, minuzioso e scientifico la realtà, offrendo allo spettatore una visione “fotografica” del vero, grazie anche all’uso di strumenti come la “camera ottica”. Nell’Ottocento la pittura di paesaggio è il soggetto che meglio rappresenta l’epoca in cui la natura è la diretta fonte ispiratrice degli artisti romantici. Questo genere pittorico suscita l’interesse anche delle nascenti tendenze artistiche, rappresentate dall’ impressionismo e dai macchiaioli, prestandosi anche allo studio delle nuove teorie cromatiche. Nel Novecento le Avanguardie storiche determinarono, invece, la fine del paesaggio come genere pittorico a se stante.
In quest’opera, il pittore astrattista Kandinskij ci offre una sua interpretazione del paesaggio, trascendendo il dato reale e mostrandoci, dei singoli elementi naturali, la loro essenza cromatica e “spirituale”; le forme sono appena intuibili e la composizione è dinamica, anche se ben bilanciata.