Temi operativi

L’albero

Ogni albero, pur appartenente alla stessa specie, si sviluppa e cresce dando origine ad infinite variazioni: si distingue per la forma della chioma e del tronco, per la struttura della ramificazione, per le dimensioni, per il colore delle foglie. Gli alberi possono essere alti e diritti, come il pioppo, presentare una chioma ampia e ramificata, come il platano, oppure ricadente verso il basso, come nel caso del salice piangente. Osserviamoli da vicino:

  • il tronco può essere slanciato oppure robusto, esile o nodoso e contorto;
  • dal tronco si dipartono i rami più grossi, i quali, a loro volta, si suddividono in ramificazioni secondarie e così via. In inverno, quando l’albero è spoglio, vediamo i rami più sottili come semplici linee prive di spessore;
  • la corteccia può essere liscia oppure rugosa, percorsa da venature verticali o a scaglie. Essa ha una variegata gradazione di colore: marroni chiari e scuri, grigi, verdi.
  • la chioma, composta da foglie di forma, dimensione e colori diversi, può essere più o meno folta. Le foglie spuntano dai rami più esili, quelli esterni, e non direttamente dal tronco o dai rami più grossi.
Jean Baptiste Camille Corot, Paesaggio a Coubron. Olio su tela, 40x54,5 cm. The National Gallery of Scotland, Edimburgo.

Corot, in assoluto, è il pittore degli alberi. Sia nel suo soggiorno italiano che nel periodo francese della “Scuola di Barbizon”, egli ha sempre messo al centro dei suoi quadri di paesaggio, comunque intitolati, alberi maestosi o semplici filari di alberelli di campagna.

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