Paleocristiana e bizantina
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- Creato: 20 Giugno 2016
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A partire dal IV secolo si verificarono, nei vasti territori dell’Impero romano, profonde trasformazioni. Culture diverse si sovrapposero a quella latina, avviandola verso il tramonto e determinando, in tal modo, le premesse per la formazione dell’Europa medievale.
A partire dal IV secolo si verificarono, nei vasti territori dell’Impero romano, profonde trasformazioni. Culture diverse si sovrapposero a quella latina, avviandola verso il tramonto e determinando, in tal modo, le premesse per la formazione dell’Europa medievale. In questo processo fu fondamentale la diffusione, nei territori occidentali dell’Impero, del Cristianesimo, nato in Palestina. La nuova religione affermava la redenzione dell’anima attraverso l’opera di Gesù Cristo e, in quanto monoteista, non riconosceva l’autorità divina dell’imperatore.
Per questo motivo, il suo impatto fu così dirompente da determinare persecuzioni contro i Cristiani. Quando nel 313, con l’Editto di Milano, l’imperatore Costantino concesse libertà di culto ai Cristiani, la nuova fede aveva già conquistato un’ampia parte della popolazione, appartenente ad ogni strato sociale. Nel 476, con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il re dei Goti Teodorico, sovrano in Italia per volontà dell’imperatore d’Oriente, fissò la propria sede a Ravenna. Affacciata sull’Adriatico con il porto di Classe, la città mantenne stretti rapporti commerciali, culturali e politici con Costantinopoli, l’antica Bisanzio. Ravenna rappresentò, dunque, il centro da cui si irradiò in Italia la cultura bizantina, per molto tempo arte ufficiale del Cristianesimo.
SCULTURA
- Tecniche e materiali - Prevalgono la pietra e il marmo, lavorati a bassorilievo. Nell’arte bizantina, lavorazione di materiali preziosi.
- Linguaggio visivo - Fino al VI sec. prevale una tendenza realistica, di origine classica. A questa si sostituisce un linguaggio simbolico, con figure prive di volume.
- Valori espressivi - Si diffonde l’uso dei simboli, che rappresentano visivamente un concetto legato alla fede. L’esperienza terrena è finalizzata alla conoscenza di Dio, e la materia viene trasformata in pura immagine.
Il Buon Pastore, III o IV sec. Marmo, alt. 92 cm. Roma, Musei Vaticani.
PITTURA
- Tecniche e materiali - Il mosaico riprende la tecnica dei Romani, ma viene utilizzata in prevalenza la pasta vitrea, per rendere più luminose le superfici.
- Linguaggio visivo - Il linguaggio classico permane fino al VI secolo, poi sostituito da influssi barbarici. Nei mosaici, la linea continua e il colore piatto annullano il volume. Lo spazio non è più prospettico.
- Valori espressivi - I soggetti sono tratti dal repertorio classico, ma le immagini vengono semplificate e assumono un significato simbolico. Nei mosaici, ad esempio, l’oro è simbolo della luce divina.
ARCHITETTURA
- Tecniche e materiali - Vengono impiegati la pietra e il legno per i soffitti di chiese o solai tra i piani interni. Le strutture portanti sono archi a tutto sesto e grossi pilastri, con murature continue.
- Linguaggio visivo - La basilica ha uno sviluppo longitudinale, segnato da file di colonne con archi a tutto sesto o architravi. Finestre regolari creano una luminosità omogenea. A Ravenna viene utilizzata la pianta centrale, nei battisteri e nel Mausoleo di Teodorico.
- Valori espressivi - La basilica, con il transetto, assume la forma simbolica della croce. All’esterno domina il muro continuo, con prevalenza dei pieni sui vuoti; all’interno, i rivestimenti musivi danno leggerezza e preziosità, simbolo dello spirito in opposizione alla materia.
Mausoleo di Teodorico, 520 d.C. Ravenna.
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