Seicento

Si aprì all’insegna dell’instabilità. Evento centrale fu la Guerra dei TrentAnni, generata tra gli Stati cattolici e protestanti, che vide consolidarsi le monarchie di Francia, Spagna e Inghilterra. L’Italia fu assoggettata al potere spagnolo, eccetto la Repubblica di Venezia, Stato Pontificio e Ducato di Savoia.

Il Seicento si aprì in Europa all’insegna dell’instabilità. Evento centrale fu la Guerra dei Trent’Anni (1618-1648), generata dal contrasto tra Stati cattolici e protestanti, che vide consolidarsi le monarchie di Francia, Spagna e Inghilterra. L’Italia fu assoggettata al potere spagnolo, con le eccezioni della Repubblica di Venezia, dello Stato Pontificio e del Ducato di Savoia. L’esplorazione di terre sconosciute determinò un enorme flusso di ricchezze nei Paesi europei; tuttavia, tra la popolazione si diffuse una condizione generale di miseria e di degrado sociale.

All’ampliamento degli orizzonti geografici si affiancò una rivoluzione nel pensiero che ebbe le proprie origini nella ricerca scientifica: il nuovo metodo di analisi sperimentale introdotto da Galileo e da Newton aveva come scopo il raggiungimento di una verità dimostrabile con l’esperimento e la ragione. Questa convinzione si scontrava con la necessità, da parte della Chiesa di Roma, di rafforzare il proprio ruolo contro la diffusione della Riforma luterana. Per questo motivo essa promosse un generale processo di indottrinamento dei fedeli, per educarli contro le tesi della Riforma protestante e difendersi dalla minaccia ai propri dogmi teologici rappresentata dalle scoperte scientifiche. Il Seicento è il periodo in cui la Controriforma coinvolge tutte le espressioni artistiche. La produzione figurativa, comunque, è segnata da due grandi riferimenti: da un lato la necessità, da parte del potere papale, di riaffermare con forza i princìpi religiosi e le proprie verità dogmatiche, dall’altro il fascino per lo studio del mondo reale.

ARCHITETTURA

  • Tecniche e materiali - Si realizzano chiese basate sulla forma ellittica o sul coordinamento di più figure geometriche. L’aristocrazia costruisce palazzi in città o grandi ville presso il proprio fondo agricolo. Le città si abbelliscono di nuove piazze e vie larghe e diritte.
  • Linguaggio visivo - Le costruzioni sono ricche di movimento, in quanto predominano linee e superfici curve, poste in relazione o in contrapposizione tra loro. Nelle città, strade e piazze, ampie e scenografiche, creano sequenze di spazi continui.
  • Valori espressivi - Gli spazi sono progettati non per essere misurabili, ma per creare effetti impensati o rendere l’idea di infinito. Per questo domina la linea curva, che comprime o allarga le superfici, mentre alcune invenzioni ottiche accentuano gli effetti di profondità.

SCULTURA

  • Tecniche e materiali - Grandi sculture arredano piazze e vie, spesso con soggetti tratti dalla mitologia classica. Le sale dei palazzi o le chiese ospitano statue a tuttotondo. Il collezionismo determina la diffusione di opere di piccola e media dimensione.
  • Linguaggio visivo - Le statue si articolano in forme libere e flessuose, inserendosi con realismo nello spazio che le circonda. Il dinamismo è determinato dagli effetti della luce, da composizioni pluridirezionali e talvolta asimmetriche.
  • Valori espressivi - Gli scultori amano l’artificio, l’effetto teatrale nelle espressioni e nei movimenti. Tali soluzioni sono spesso favorite dall’utilizzo di materiali e tecniche diverse nella medesima opera. Viene data enfasi ai gesti e alle espressioni dei volti.

PITTURA

  • Tecniche e materiali - Si diffondono i generi pittorici della natura morta, del ritratto e i soggetti mitologici. Per l’esigenza controriformista di diffondere le immagini sacre, assume grande importanza la pala d’altare. Nelle volte delle chiese e dei palazzi privati si realizzano grandi affreschi, di tema sacro o mitologico.
  • Linguaggio visivo - Le opere pittoriche hanno impianti chiaramente strutturati, anche se arricchiti da molteplici figure. Le forme si dilatano in più direzioni, creando effetti dinamici. La luce è spesso laterale e radente, creando così ombre nette e improvvisi bagliori ed esaltando i movimenti e le espressioni dei volti.
  • Valori espressivi - Il Seicento è il secolo del realismo: i pittori descrivono con schiettezza la realtà, dando un aspetto quotidiano persino alle scene sacre. Al tempo stesso, vengono cercati effetti illusionistici: le figure si muovono liberamente entro spazi dilatati all’infinito. In tal modo si vuole stupire l’osservatore, coinvolgendolo con la luce e gli scorci.

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