Pittore italiano, relatore, collezionista, rivenditore e insegnante. Era uno degli artisti più significativi e influenti attivi a Roma nel primo quarto del XVIII secolo. Il figlio di un artigiano fiorentino, si allena nella sua città natale sotto la direzione di Anton Domenico Gabbiani e assorbì assolutamente lo stile di Pietro da Cortona e dei suoi successori tardo barocchi.

Nel 1690 lasciò Firenze a Roma dove nel 1692 fece il suo lavoro artistico nella mostra annuale di San Bartolomeo con una pittura monumentale di Dio Cursing Cain dopo l'omicidio di Abel (Kedleston Hall, Derbys). Si alzò velocemente e fu nominato nel 1694 all'Accademia di S Luca. Ha prodotto una varietà di opere per le famiglie romane più importanti: Torri, Colonna, Pallavicini, Barberini e Odescalchi - e ha vissuto il patrocinio di Papa Clemente XI, del Cardinale Pietro Ottoboni, del Cardinale Carlo Agosto Fabbroni e del Padre Antonin Cloche, Maestro Generale del Domenicano Ordine.

È stato invitato a partecipare alla più importante commissione papale ai pittori di Roma nel primo quarto del XVIII secolo, che per la serie di profeti dell'Antico Testamento sopra la galleria navale di S Giovanni in Laterano; il suo contributo fu Isaia (1718; in situ). Con molti degli stessi artisti che hanno dipinto per Papa Clemente XI - Giuseppe Bartolomeo Chiari, Francesco Trevisani, Andrea Procaccini, Sebastiano Conca, Luigi Garzi - era anche coinvolto nella grande commissione secolare del tempo a Roma, una serie di soffitti Palazzo de Carolis (ora la Banca di Roma), contribuendo ad allegoria di Diana (1720 circa in situ).

A Firenze godeva il sostegno del granduca Cosimo III dei Medici, ed era per sua connessione con la corte toscana che la sua reputazione artistica si diffuse in Francia, Inghilterra e Germania.