Raffigura un guerriero, vestito di armatura, in un atto di libare (offrire vino alla divinità) prima di andare in battaglia. In origine, nella mano destra aveva una tazza (patèra), mentre con la mano sinistra reggeva una lancia. Si tratta quindi di una statua votiva, offerta a un santuario di Todi. Dopo essere stato esposto per circa tre secoli, colpito da un fulmine, il bronzo venne sepolto in una fossa delimitato da lastre di travertino e lì ritrovato.