Indicazioni nazionali per il curricolo di Arte e Immagine

Settembre 2012

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Lingua dei segni

 

Alfabeto semaforico

 
 

Prospettiva di Joost Schmidt

 

Cartoline vintage inglesi

Galleria di immagini - Cartoline vintage inglesi.
 

I font di Albrecht Durer

Galleria di immagini - I font di Albrecht Durer.
 

Texture

Galleria di immagini su vari modelli di texture.
 

Illusioni Ottiche

 

Arte moderna semplificata

 

Scarpe Basket anni 90

 

Strumenti musicali

 

Tassonomia della Tipografia

 

Tipografia glossario termini

 
 

Impronte di animali

 

Edifici di New York

 
 

Esprimersi

Ciascuno di noi, fin dalla prima infanzia, si trova spontaneamente a tracciare segni e disegni con gli strumenti più vari, oppure a giocare con i colori dei pennarelli o magari a disseminare impronte colorate con le dita. O ancora, giocando con la plastilina, si creano forme plastiche tonde, affusolate o contorte, ecc.
 

Osservare

Siamo immersi nelle immagini: le incontriamo al mattino quando apriamo gli occhi, ci sorridono dai manifesti pubblicitari, scorrono sul televisore, arricchiscono le pagine di libri scolastici, ci aggrediscono dai videogames, ci emozionano al cinema, ci attirano in nuove scoperte del mondo intorno a noi...
 

Il segno

Il segno è un’espressione spontanea e immediata, per comunicare un pensiero o uno stato d’animo. Può essere una parola, un suono, un gesto, un tratto inciso nella pietra o disegnato sulla carta.
 

Il Triangolo

La forma triangolare è assai diffusa e presente sia nel mondo naturale (vegetale, animale e minerale) sia nelle opere umane (arti visive, architettura, scultura e design). In particolare, il triangolo equilatero, con la sua struttura stabile, è una delle tre forme basilari (insieme a quadrato e cerchio).
 

Il pattern

Pattern è un termine inglese (che in italiano potremmo tradurre: modello, struttura) oggi assai usato nel campo della grafica computerizzata e nella comunicazione multimediale. Il pattern è anzitutto un segno: è un’immagine o una porzione di immagine che può essere ripetuta più volte, fino a riempire una superficie, spesso in modo completo, senza mostrare i segni della ripetizione. I pattern sono stati molto usati, fin dall’antichità, per creare sfondi, disegni e fregi ornamentali e composzioni grafiche modulari.
 

Ombre cinesi

Il teatro delle ombre cinesi è una forma d'arte cinese che può vantare una lunghissima tradizione. Le ombre cinesi sono un tipo di spettacolo molto antico che veniva svolto in teatrini ambulanti che si spostavano da un paese all'altro, similmente ai gabbiotti delle marionette o dei pupi siciliani. Era comune trovare questi teatri ambulanti vicino ai templi, durante le ricorrenze religiose, ma anche nelle feste laiche come il Capodanno o alle fiere di paese.
 

La percezione della forma

Quando osserviamo un’immagine percepiamo alcuni elementi e altri in modo meno definito. Chiameremo figura l’immagine percepita, che leggiamo come unità visiva, e sfondo tutto il resto, che si colloca dietro o intorno alla figura. L’elemento di separazione figura e sfondo è la linea di contorno.
 

Anamorfosi cilindrica

Il termine anamorfosi indica un effetto di illusione ottica: l’immagine appare distorta se osservata, ma diviene riconoscibile se osservata da una particolare posizione. Forme incomprensibili, allungate o sbilenche, divengono chiare se ci poniamo obliquamente a esse.
 

La semiotica, scienza dei segni

L’uomo è portato a cercare di conferire significato a tutto ciò che lo circonda. In secondo luogo, sente l’esigenza di comunicare ad altri le proprie idee, utilizzando una serie di strumenti che definiscono un linguaggio. Esistono vari tipi di linguaggio, ciascuno dei quali si serve di segni, che costituiscono un sistema.
 

Semiologia: tipi di Segno

Nella comunicazione visiva troviamo segni di tipo diverso. I segni naturali, presenti nell’ambiente reale, segni naturali, presenti nell’ambiente reale, sono quelli che richiamano l’attenzione su qualche fenomeno di cui non conosciamo la causa (sintomi), come la febbre o il mal di pancia. Nella comunicazione visiva troviamo segni di tipo diverso. Possiamo anzitutto distinaguere tra segni naturali e segni artificiali.
 

Non possiamo non comunicare...

Il principio fondamentale di ogni processo di comunicazione è che “l’uomo non può fare a meno di comunicare” (Paul Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, 1967). Comunicare è una necessità: anche quando ci impuntiamo a non parlare e a non ascoltare un interlocutore sgradito.
 

La percezione visiva

Il processo della visione non è affatto semplice e pone parecchi problemi: siamo sicuri che ciò che vediamo corrisponda esattamente alla realtà? Come possiamo distinguere le figure dallo sfondo? Come percepiamo i colori e la profondità dello spazio? A queste domande la scienza ha dato delle risposte.
 

Immagini come modello realtà

Un’immagine non può essere uguale alla realtà: ad esempio, anche la più fedele delle fotografie non potrà  sostituire un paesaggio reale. Nella comunicazione visiva il segno iconico, spesso si trasforma in segno plastico, prodotto ed inserito dal mittente nel messaggio con un preciso contenuto culturale.
 

Teoria del colore

Tra le teorie del colore che sono state formulate, la più diffusa, è di Johannes Itten, artista olandese che insegnò alla celebre scuola di design del Bauhaus a Dessau, in Germania. Egli elaborò un grafico basato sul cerchio, diviso in 12 settori che corrispondono ai colori primari, secondari e terziari.
 

La texture

Il termine texture (traducibile in italiano più o meno come tessitura) indica la qualità di una superficie, non solo dal punto di vista tattile, ma anche visivo. Toccando un oggetto possiamo percepire se è liscio o ruvido, se è segnato da forme geometriche regolari oppure casuali.
 

La luce nell’arte

La luce ha il potere di svelare gli elementi del mondo naturale e di farceli percepire, dando loro definizione e delineandone le forme. Si distribuisce sugli oggetti, modulando la propria intensità in relazione alle caratteristiche della superficie e alle sue variazioni, suggerendo la tridimensionalità degli oggetti stessi.
 

Il punto

Dal punto di vista geometrico il punto è un’entità astratta, priva di dimensione, per cui non occupa né superficie né spazio. Per gli artisti, invece, il punto è concreto: lo vediamo emergere dal fondo, da solo o insieme ad altri, in una composizione; possiamo identificarlo, dargli dimensione e significato.