William Turner (1775-1851) è il principale interprete, in Inghilterra, dell’idea romantica di natura. Viaggiò instancabilmente in tutta Europa e fu celebrato dai suoi contemporanei. Egli ha rappresentato una natura imponente, spesso spaventosa, sempre legata a fenomeni grandiosi, a eventi biblici o storici dai risvolti eroici o drammatici. Egli ha abolito il disegno, per privilegiare unicamente gli effetti di luce e colore: le forme divengono sfocate, fino a dissolversi, confondendosi con gli stessi elementi naturali; gli spazi non sono più misurabili, ma intuiti attraverso le suggestioni evocate dal colore e dagli effetti atmosferici. Turner ha applicato una concezione simbolica del colore, associando le tinte calde e luminose alla positività, la gamma del blu-violetto-nero al dramma e alla disillusione.