Periodi e movimenti
Il teatro e la scenografia
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- Category: Periodi e Movimenti
- Creato: 21 Giugno 2016
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Il teatro, acquisì nel XVIII secolo una precisa definizione tipologica. Assunse una grande importanza la figura dello scenografo, creatore di sfondi ideali per commedie e drammi teatrali. Egli si avvaleva del supporto del quadraturista, che preparava il disegno architettonico, da completare poi con dipinti.
Quest’arte derivava da una conoscenza approfondita della prospettiva, ed aveva il fine di creare ambientazioni illusionistiche. Un ruolo di primo piano spetta ad un’affermata famiglia di scenografi, i Galli Bibiena. I fondali scenici, concatenati tra loro in spazi quasi senza fine, vennero concepiti in modo indipendente dal soggetto rappresentato nell’opera.

Il teatro all’italiana
I caratteri del teatro moderno sono stati fissati alla fine del Cinquecento e perfezionati nel corso dei due secoli successivi nelle corti italiane ed europee. Caratteristica fondamentale è l’unità dello spazio, ottenuta mediante soluzioni architettoniche che coinvolgono tanto la zona del pubblico quanto la scena, ricca di ornamenti. Nel corso del Seicento si definì il cosiddetto Teatro all’italiana, destinato a larga fortuna nei secoli successivi.

- Il Teatro all’italiana è organizzato attorno a una grande sala, che spesso ha una forma a ferro di cavallo.
- È composto da tre aree: una zona di rappresentanza; la sala, che ospita la platea e i palchi, disposti su più livelli lungo le pareti; il palcoscenico.
- La sala è separata dal palcoscenico mediante l’arcoscènico, un elemento architettonico a forma di portale.
- Sulla sala si affacciano vari ordini di palchi, che simulano una piazza cittadina.