Periodi e movimenti
Courbet - Lo studio dell’artista
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- Category: Periodi e Movimenti
- Creato: 21 Giugno 2016
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Gustave Courbet (1819-1877) è considerato l’iniziatore del Realismo pittorico ottocentesco. Autodidatta, rifiutò gli insegnamenti della pittura accademica, che trovava fredda e priva di contenuti morali, e quindi i canoni tradizionali, come la ricerca del ‘bello’ o il sentimento della natura.
Un artista contrario alle scuole
“Non ci possono essere scuole: ci sono solo pittori”, dichiarava Courbet, affermando in questo modo l’importanza della creatività dell’artista rispetto alle norme prestabilite. A contatto con la componente intellettuale più avanzata di Parigi, egli si appassionò a temi civili e sociali. Nel 1855, per protesta contro il rifiuto delle sue opere al Salon ufficiale, Courbet inaugurò il Padiglione del Realismo. Da questo momento, egli dedicò la propria vita a un’arte di chiaro impegno ideologico e politico, “libero anche dai governi”, e nella scelta della “grande vita indipendente del bohémien”. Nel breve periodo della Comune di Parigi, seguita all’insurrezione del 1871, fu nominato responsabile della salvaguardia dei monumenti della città.

- Entro un vasto ambiente sono riunite, attorno al pittore, numerose persone, raccolte in due gruppi distinti.
- A sinistra sono rappresentati vari personaggi, indicanti ciascuno una categoria sociale o un tipo umano: un mendicante, un bracconiere, un assassino, una donna che allatta un bambino.
- A destra sono riconoscibili alcuni personaggi del mondo intellettuale e politico del tempo, amici dell’artista: tra gli altri, il filosofo Proudhon e il poeta Baudelaire, intento alla lettura.
- La tela è perfettamente suddivisa in due parti; al centro, il gruppo del pittore e delle figure che lo accompagnano funge da asse di simmetria, individuato da colori più chiari.
- Il pittore, al centro, è intento alla realizzazione di un quadro di paesaggio, soggetto amato dai realisti.
- La donna che affianca l’artista è la rappresentazione della ‘nuda verità’; vicino a questa, un bambino rappresenta la semplicità dello sguardo e la purezza.
- Le grandi dimensioni dell’opera, caratterizzata in primo piano da uno spazio vuoto, testimoniano l’invito rivolto allo spettatore di ‘entrare’ nello studio dell’artista.