Periodi e movimenti
Man Ray, Cadeau (Dono) Ferro da stiro con chiodi saldati sulla piastra
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- Category: Periodi e Movimenti
- Creato: 30 Ottobre 2017
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L'opera, Ready-made, ferro da stiro con chiodi saldati sulla piastra, cm 16 x 10, realizzata dall'autore nel 1921 - 1963, è conservata in Collezione privata a Chicago.
"Dada non significa nulla. Se lo si giudica futile e non si vuol perdere tempo per una parola che non significa nulla... Così nacque dada da un bisogno di indipendenza, di diffidenza nei confronti della comunità. Quelli che dipendono da noi restano liberi. Noi non ci basiamo su nessuna teoria. Abbiamo diritto di far proclami perché abbiamo conosciuto i brividi e l'allarme. Fantasmi ebbri di energia, sprofondiamo il tridente nella carne spensierata. Scroscio siamo di maledizioni sulla tropicale abbondanza delle vegetazioni vertiginose, gomma e pioggia è il nostro sudore, sanguiniamo e bruciamo la sete, il nostro sangue è vigore..." (Tristan Tzara, Manifesto dada, 1918)
NIHIL - CASO - NON SENSO - CONTRADDITTORIETA' - IRONIA/PROVOCAZIONE - CRITICA SOCIETA' BORGHESE: DADA = VITA.
"Se avete bisogno di regole provate a farvele da soli": era la risposta dadaista a chi chiedeva chiavi interpretative per le loro opere letterarie o visuali. Come tutte le avanguardie i dadaisti si rivoltavano contro la borghesia, che si era fossilizzata, era diventata bigotta, irrigidita su posizioni poco innovative, ma si rivoltavano, soprattutto, contro la guerra, di cui vedevano la causa scatenante proprio nella borghesia, protagonista di questa situazione storica. Ciò che aveva portato alla guerra era causa di distruzione e annichilimento, quindi la borghesia era oggetto di disprezzo e di scherno.
L'opera in esame si presenta immediatamente con una veste di ambiguità: Cadeau, quindi dono, diventa oggetto aggressivo, capace di ferire e distruggere, al contrario del comune modo di intendere un regalo che dovrebbe portare a una sorpresa piacevole o utile. Una altra forma di ambiguità in quest'opera è la commistione di oggetti appartenenti ad ambienti e categorie diverse: un ferro da stiro che, servo della vanità e del decoro, fa immaginare la ricerca della piacevolezza; i chiodi, strumento di carpenteria, fanno pensare a un mondo lontano dalla bellezza e vicino alla ricerca dell'utilità, ma, in realtà, paradossalmente, proprio i chiodi rendono inutile il ferro da stiro. Nel paradosso i Dadaisti vedono la vera bellezza, come nella celebre frase di Isidore Ducasse, che dichiara estremamente affascinante e bello" l'incontro casuale di una macchina per cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio".
Cadeau è un ready-made aiutato, perché è fatto da un oggetto esistente, un ferro da stiro, che perde la sua funzione originaria, in quanto sono stati applicati 14 chiodi alla piastra, per cui, invece di stirare, distruggerebbe a brandelli i tessuti con i quali entrasse in contatto. Il ferro è stato scelto dall'autore con un design decò, perciò un oggetto assolutamente "vicino" al suo quotidiano, ma, a causa di questi chiodi saldati, scaraventato di molti secoli nel passato, tanto da farlo rendere assimilabile ad uno strumento di tortura medioevale. Questa violenta contrapposizione, già implicita nell'imposizione del titolo a un tale assemblaggio, si accentua ancora di più quando Ray, insieme a questo elemento violento, distruttivo, suggerisce egli stesso un'immagine molto poetica e sensuale, perché, descrivendo il suo oggetto come capace di fare a brandelli una veste, "vede" poi questa veste che, indosso a una giovane donna di colore che danza, ne lascia intravedere le carni, attraverso i brandelli del tessuto, esaltando la sua avvenenza, in modo tale che anche l'oggetto più mostruoso e crudo possa lasciar venir fuori la Bellezza.
" Un'altra volta, desiderando rendere esplicita l'antinomia fondamentale tra l'arte e i ready-made, immaginavo un ready-made reciproco: servirsi di un Rembrandt come tavola da stiro!... La riproduzione di un ready-made comunica lo stesso messaggio e, effettivamente, non uno dei ready-made oggi esistenti è un "originale", nel senso tradizionale della parola. Per chiudere, ancora un'osservazione su questo circolus viciosus. Poiché i tubetti di pittura usati da un artista sono dei prodotti manufatti e "già pronti", bisogna concludere che tutti i quadri del mondo sono dei ready-made assistiti" . (Hans Richter, Dada, Art and anti-Art, Ed. Thamesand Hudson, Londra, 1965) "L'opera d'arte non deve rappresentare la bellezza che è morta; né gaia né triste, né chiara né oscura... un'opera d'arte non è mai bella per decreto legge, obiettivamente, all'unanimità. La critica quindi è inutile, non può esistere che soggettivamente, ciascuno la sua, e senza alcun carattere di universalità". (Tristan Tzara, Manifesto dada, 1918)