Tecniche artistiche

La matita Conté

La matita Conté, così chiamata dal nome del suo primo produttore Nicolas-Jacques Conté nel 1794, è il prototipo della matita come la conosciamo noi, cioè con il rivestimento di legno. La grafite, tagliata in striscioline, veniva cotta dopo essere stata impastata con argilla. Dopo tale operazione, queste striscioline venivano inserite e incollate in bastoncini cavi, fatti di legno di cedro.

Anche oggi i legni usati per l’involucro delle mine sono il cedro rosso e il ginepro per le matite pregiate, il legno di ontano o di tiglio per le matite comuni. Conté fu anche il primo ad ideare e brevettare un metodo di gradazione della durezza della grafite, che è tuttora quello in uso. La matita Contè permette di produrre dei bellissimi neri assoluti.

Jean-François Millet, Paesaggio con pastorella e gregge, 1850-1852. Matita Conté. Museum of Fine Art, Boston.
  • Il grigio medio e “impastato” dell’albero sullo sfondo, ottenuto sfumando la matita con le dita o lo sfumino, dona un effetto di profondità spaziale al disegno.
  • Il tratto libero e costruttivo descrive con tocchi essenziali i rami dell’albero.
  • La morbidezza dello strumento permette di ottenere tonalità vicine al nero.
  • La linea evidenzia le ondulazioni accentuando i volumi delle superfici.
  • Le parti scure sono rese attrverso la stesura di un tratto parallelo, direzionato, in alcuni casi più marcato o sovrapposto.

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