
Tecniche artistiche
Restaurare
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- Category: Tecniche artistiche
- Creato: 07 Marzo 2017
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Ogni opera d’arte è soggetta, con il tempo, al deterioramento: i colori nei dipinti tendono a screpolarsi, ad annerirsi o a sbiadire; gli affreschi subiscono danni a causa dell’umidità che colpisce gli intonaci; il legno dei mobili si tarla; la pietra si sfalda, aggredita dagli agenti inquinanti; la pellicola dei lm sbiadisce e si scolora. È quindi opportuno proteggere le opere d’arte e, in caso di necessità, sottoporle a delicati interventi di restauro. Il restauro consiste in una serie di interventi tecnici che servono a risanare i danni subiti da un manufatto.
Nel caso di opere di architettura, insieme al restauro delle super ci murarie, magari affrescate, occorre intervenire per consolidare le strutture. Eventualmente si può variare in parte la distribuzione interna degli ambienti: si parla in questo caso di ristrutturazione, con l’intento di ripristinare una situazione originale che era stata modicata nel tempo. Anche un ambiente naturale, un paesaggio, si possono restaurare, mediante interventi di boni ca e di ripristino ambientale, eseguiti con moderne tecnologie. Per un Paese come il nostro, ricchissimo di Beni culturali, paesaggistici e ambientali, gli interventi di salvaguardia richiedono mezzi economici e organizzativi immensi. Il problema è affrontato dal Ministero dei Beni Culturali, che assegna ogni anno nanziamenti, in base alle esigenze della salvaguardia, alle urgenze degli interventi e all’importanza dei monumenti e delle opere d’arte. Sono poi le Soprintendenze Regionali ad organizzare gli interventi di restauro, spesso anche con il contributo di gruppi nanziari ed imprenditoriali, che garantiscono una sponsorizzazione.
Come restaurare
Il principio sul quale si basa il moderno restauro è quello della conservazione, attuata mediante mezzi tecnici so sticati, spesso basati su processi computerizzati. Di fronte a un’opera da restaurare, ad esempio un affresco, per prima cosa si raccoglie una precisa documentazione relativa alla conoscenza storica e alla collocazione stilistica e si eseguono esami sulle caratteristiche chimico- siche dell’oggetto: esami fotogra ci, anche con le tecniche a raggi infrarossi, o esami radiogra ci, con i quali è possibile individuare segni non visibili ad occhio nudo, come i disegni preparatori, i ripensamenti dell’artista in fase di esecuzione o le aggiunte eseguite da altri pittori. Gli esami chimici effettuati sugli strati di colore consentono di individuare la tecnica e il tipo di pigmenti usati dall’artista, agevolando la scelta delle tecniche di pulitura e di ripristino più appropriate.
La moderna idea di restauro
È oggi diffusa la convinzione che, per un corretto restauro dell’opera, sia necessario distinguere le parti originali pervenuteci, anche se in modo frammentario, dagli interventi di ricomposizione. Questa procedura esclude quindi la ricostruzione stilistica delle opere, ovvero un loro rifacimento che le faccia apparire come “probabilmente” erano. Le opere vengono così ripulite e consolidate, ed eventualmente ricomposte nelle parti mancanti, anche attraverso l’utilizzo di materiali diversi dall’originale: le parti mancanti di un affresco, ad esempio, non vengono ridipinte, ma sono evidenziate da una serie di trattini, in modo che, osservando da lontano, si ricomponga comunque l’idea dell’affresco originario.
Fino ad oggi il restauro è rimasto un evento chiuso al grande pubblico; negli ultimi tempi, per alcuni importanti restauri, è stata introdotta la possibilità, e l’importanza, di estenderne la fruizione diretta, per esempio attraverso percorsi guidati o mediante l’utilizzo di grandi canali multimediali e telematici (ad esempio Internet). In tal modo, musei, chiese e palazzi restano aperti anche durante i restauri e tutti possono accedere alla conoscenza di strumenti e mezzi di intervento appartenenti alle più moderne ricerche, osservando gli operatori impegnati negli interventi di restauro.
Professione restauratore
Numerose sono le scuole che propongono corsi di restauro, spesso in collaborazione con Musei e Istituzioni artistiche. Numerosi sono anche gli ambiti di intervento: disegni su carta e pergamena, dipinti su tela e su tavola di legno, affreschi, legni antichi di mobili e sculture, ceramiche, vetri e pietre, libri disegni e stampe, tessuti, arazzi e tappeti e così via. Il restauratore deve possedere conoscenze specifiche sui materiali e sulle attrezzature per la pulitura e il restauro conservativo, sulle tecniche di integrazione pittorica, ecc. Deve naturalmente conoscere la storia dell’arte, la legislazione dei Beni culturali, il disegno e le varie tecniche artistiche, la chimica, la mineralogia e la biologia, le diverse teorie del restauro. Deve, in ne, possedere grande precisione, pazienza e anche capacità di adattamento ad eventuali situazioni disagiate di lavoro. Artigiani o professionisti, i restauratori oggi svolgono un ruolo molto importante per la riscoperta e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico.