Codice QR presente nella pagina 46, del libro ART VISION - VOLUME A.
Una grande arte per i vivi e per i defunti
La civiltà egizia si sviluppò dal 3100 a.C. fino al 30 a.C., anno della conquista romana. La vita culturale ed economica dell’antico Egitto è sempre stata legata al fiume Nilo e ai ritmi stagionali delle sue piene; un efficace sistema di opere idrauliche consentì la coltivazione in una stretta striscia di terra estesa per 2000 chilometri. L’arte dell’antico Egitto è espressione di una rigida organizzazione sociale e politica, rimasta sostanzialmente immutata per 3000 anni. All’apice della società egizia si trovava il faraone, considerato come una divinità, a cui era riservato l’onore della sepoltura nelle monumentali piramidi. Seguivano, per importanza gerarchica, i nobili e i sacerdoti, che conoscevano la scrittura e l’astronomia. Questi ultimi erano gli unici, oltre al re, che potevano accedere al santuario, l’ambiente più importante dei templi. Venivano poi gli artigiani, i commercianti e i contadini e, infine, gli schiavi.