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Codice QR presente nella pagina 48, del libro ART VISION - VOLUME B.

Cogliere la natura attraverso le nostre impressioni

Negli ultimi decenni dell’Ottocento l’arte figurativa francese prosegue la ricerca, già avviata dai pittori realisti, di un naturalismo spontaneo, lontano dagli schemi accademici. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, un gruppo di pittori elabora un nuovo linguaggio, opponendosi al gusto accademico del pubblico e della critica: nasce l’Impressionismo, la cui prima esposizione ufficiale avvenne nel 1874, presso lo studio del fotografo Nadar. I pittori che aderiscono a tale movimento cercano, attraverso l’osservazione della natura, di coglierne la prima impressione visiva e per questo amano dipingere en plein air (all’aria aperta). Per questo non bisogna soffermarsi sui particolari: la natura si presenta ai nostri occhi sotto forma di colori, che grazie alla luce percepiamo nel loro effetto di insieme. I colori sono accostati sulla tela puri, sotto forma di macchie, è l’occhio dell’osservatore che percepisce la forma che essi vanno a comporre. I pittori ritraggono la realtà del loro tempo: dipingono città, strade affollate, nuove architetture, aspetti quotidiani, apparentemente poco importanti. Principali esponenti sono: Manet, Monet, Pissarro, Renoir, Sisley, Degas e Cézanne.

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