Carrà, Carlo 1881-1966

Carrà nasce a Quargnento (Alessandria), da famiglia artigiana. Dopo aver esercitato il mestiere di decoratore murale, nel 1906 entra all’Accademia di Brera dove sviluppa un’esperienza figurativa di tipo divisionista.

Agli inizi del 1910 incontra Marinetti e con lui, Boccioni e Russolo decide di lanciare un manifesto per un rinnovamento del linguaggio pittorico. Vi aderiscono Balla e Severini: nasce così il Futurismo. Nell’autunno del 1911 è a Parigi e avvia i primi contatti con il Cubismo. Nel 1916 espone quadri di impronta primitiva e alcuni già metafisici. Richiamato alle armi, per le sue cattive condizioni di salute è ricoverato all’Ospedale Militare di Ferrara. Qui incontra De Chirico, Savinio e De Pisis: aderisce alla corrente Metafisica.

Negli anni successivi procede nel lavoro in solitudine, senza più unirsi a nessun gruppo. Accanto al lavoro pittorico, prosegue la sua battaglia per l’arte moderna con scritti di critica e di dottrina estetica. Nell’estate del 1965, esegue una ricca serie di disegni, che sono fra le sue ultime opere. Muore a Milano, dopo una breve malattia.